martedì 20 agosto 2013

ROSMARINO


 Nel mio piccolo orticello è cresciuta una pianta di rosmarino ora diventata enorme e profumatissima. Ha scelto di stabilirsi arrampicata sul muro di cinta. Me la invidiano tutti! E tutti naturalmente attingevano rametti per l'arrosto con le patate...un giorno venne a trovarmi mio padre che vista la mia pianta di rosmarino ne fece scorta…ma quante patate dovrà cucinare??? Mi spiegò che con il rosmarino si fa un ottimo liquore digestivo e aromatico e lui, grande esperto di liquori, avrebbe provveduto a farne qualche litro e a farmelo assaggiare. Scettica fino in fondo aspettai il momento di provarlo. La mia meraviglia fu tale che ogni anno gli fornisco il materiale (rosmarino, alcool, vino e bottiglie vuote) e nella dispensa mi trovo 5 litri di ottimo liquore al rosmarino di cui fornisco la ricetta in fondo. Ma per capire quanto e quali siano i benefici di questa pianta oggi usata forse solo per aromatizzare arrosti e patate vi racconterò una favola



LE LEGGENDE LEGATE AL ROSMARINO
Questa leggenda risale ai tempi di Ovidio che raccontò nella sua “Metamorfosi” di una principessa chiamata Leucotoe, figlia di Laocoonte re di Persia. Un giorno il dio del Sole Apollo invaghitosi di Leucotoe entrò di nascosto nella sua stanza e la sedusse. Laocoonte scoperta la tresca e non potendo affrontare il dio del Sole, uccise sua figlia in quanto rea di aver ceduto alle avances di Apollo. Una volta sepolta il dio Apollo continuò ad amarla e i raggi del sole attraversando il suo sepolcro trasformarono il corpo della principessa in pianta di rosmarino, simbolo di eternità, che protende i suoi rami verso il cielo ma è ancorata saldamente al terreno con le sue forti radici. Da questo mito i Romani presero a coltivare piante di rosmarino in prossimità dei sepolcri. Altra leggenda legata alle proprietà amorose del rosmarino è più recente e risale ai tempi di Elisabetta regina d'Ungheria nel secolo XVI. Si racconta che una notte venne in sogno alla regina un angelo che le suggerì una pozione a base di rosmarino, maggiorana e lavanda. Questo distillato avrebbe dovuto somministrarlo al suo amato per farlo innamorare. Così fece e quando la pozione fu pronta la fece bere al re di Polonia che successivamente la sposò.

BREVE STORIA
Il rosmarino era conosciutissimo fin dall'epoca degli antichi egizi e più tardi Galeno, medico che visse nel primo secolo d.c ne fece largo uso nelle sue preparazioni. Le famose preparazioni galeniche presero il loro nome proprio da questo medico anche un po' mago... Il famoso Carlo Magno che credeva nella proprietà curativa delle erbe obbligò i suoi sudditi a coltivare rosmarino in quanto si pensava che il suo profumo contenesse l'anima della terra e per questo motivo insieme alle pozioni curative veniva aggiunta un po' di terra ricavata dalle radici della pianta. E' stata sempre una pianta legata ai sentimenti, all'eternità tramite l'anima e alla terra. Ai nostri giorni è un po' svalutata o forse solo meno conosciuta.

LA PIANTA
Il rosmarino appartiene alla famiglia delle Lamiaceae ed è principalmente una pianta spontanea che cresce prediligendo i terreni sassosi della macchia mediterranea. Il suo nome deriva dal latino sia ros (rugiada) e maris (del mare) sia rosa (rosa) maris (di mare) a causa del suo profumo intenso e persistente che si avvicina molto all'odore del mare...
Può raggiungere anche i 3 metri di altezza e le sue radici sono forti e saldamente ancorate al terreno, possono raggiungere anche il metro e mezzo di profondità. Le foglie sono lunghe al massimo un paio di centimetri di colore verde intenso nella parte superiore, di forma ad ago e biancastre in quanto ricoperte da peluria nella parte inferiore.
Sono ricche di ghiandole dette oleifere in quanto secernono un liquido oleoso e resinoso. I preziosissimi oli essenziali prodotti da questa pianta sono pinene, conforene, limonene. Inoltre possiede l'acido rosmarinico ottimo antiossidante!
I fiori di colore lilla , azzurro o tendenti al bianco sono ermafroditi cioè fungono sia da fiori femminili che maschili e fioriscono nel periodo da marzo ad ottobre. Nascono nella parte inferiore delle foglie. Il loro profumo è inebriante e il loro succo è dolcissimo e per l'impollinazione il rosmarino si affida soprattutto alle nostre api comuni.

USI
Del rosmarino in antichità veniva usato il suo tronco legnoso per la realizzazione di strumenti musicali tipo la mandola e naturalmente le foglie per infusi e distillati. Gli olii essenziali oggi estratti hanno un potere benefico sull'individualità della persona in quanto contengono sostanze che stimolano la serotonina agendo sul buonumore creando fiducia in se stessi. Gli olii essenziali possono essere anche usati nell'acqua del bagno per corroborare l'organismo, dargli energia e vitalità. Il rosmarino assunto come infuso e bevuto ha effetti benefici per la digestione per calmare la tosse, è un forte stimolante della diuresi ed utilissimo anche per la regolarizzazione del ciclo mestruale. Per non parlare della stimolazione che ha sulla memoria!!! Usato con impacchi esterni è un ottimo antisettico e antibatterico, calma i dolori articolari ed è utilizzato per il torcicollo in quanto distende i muscoli e li rivitalizza. In cosmesi viene impiegato per la produzione di dentifrici e collutori utile per rafforzare le gengive e rinfrescare l'alito. Usato anche come lozione per rinforzare i capelliUtilizzato anche in caso di diarrea contiene il tannino che è un forte astringente.
E poi vogliamo parlare delle proprietà afrodisiache del rosmarino???? Chiediamo ad Elisabetta d'Ungheria!!!!

USO INTERNO per la tosse, il raffreddore ,il ciclo mestruale, la diuresi e nelle fredde sere invernali come ottima tisana.
Usato come infuso si mette in 100ml di acqua bollente 1gr di foglie di rosmarino e si lascia in infusione per 5 minuti dopodichè se ne beve una tazzina dopo i pasti.
Tintura: si mettono 20 gr di foglie di rosmarino in 100 ml di alcool a 70° e si lascia riposare il tutto per 5 giorni coperto e in luogo buio. Successivamente viene colato il tutto e viene usato a gocce, fino a mezzo cucchiaino al giorno, con un po' di zucchero. _
Tintura vinosa lo stesso procedimento della tintura in alcool. Viene usato 2 gr di foglie di rosmarino in 100ml di vino, viene lasciato a macerare per 5 giorni e poi se ne assume un bicchierino dopo i pasti.

USO ESTERNO per fare impacchi su zone dolenti o per pulire ferite.
Impacchi Si mettono 5 gr di foglie di rosmarino in 100ml di acqua tiepida e si lascia riposare, poi si bagnano con questa acqua delle garze e si applicano sulle zone da trattare.
In fitoterapia è usato come depurativo del fegato, come tonico e digestivo.

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